A Francesco Versaci il Titolo Italiano dei pesi mediomassimi
Dopo il sottoclou, la serata
della promoter Rosanna Conti Cavini, è proseguita con il match clou, il vacante
titolo italiano dei pesi mediomassimi, con protagonisti il reggino Francesco
Versaci, prodotto della Amaranto Boxe e da tre anni professionista nelle fila
biancorosse di Grosseto, e Maurizio Lovaglio, piemontese della Boxe Loreni.
Grande aiuto alla perfetta
riuscita della serata, oltre agli enti già citati, come il Comune, L’Amaranto
Boxe e il Comitato per le Feste Patronali, è stato offerto a Rosanna Conti
Cavini dai proprietari dell’Hotel “President” di Gallico Marina, dove
l’organizzazione della promoter toscana ha trovato ospitalità e fissato il
proprio quartier generale. Nelle sale dello stesso Hotel “President” sono state
effettuate ieri sera le operazioni di peso. Dopo l’ingresso sul ring di tutte
le personalità, premi per De Girolami, la Federazione e il
Comitato delle Feste, e una applauditissima Rosanna Conti Cavini e del comico
Giacomo Battaglia, la parola passava ai protagonisti. Dopo l’ingresso di
Lovaglio, toccava a Versaci, contorniato da tutti i ragazzi della sua palestra.
Inno nazionale e via alle dieci riprese, con un primo round tutto di studio.
Nella seconda ripresa maggiore attività del nemmeno 23enne calabrese, invitato
a gran voce dal maestro Fedele a usare maggiormente il destro. Lovaglio cercava
di controllare e replicare, ma il maggior movimento di Versaci era determinante
per aggiudicarsi la ripresa. Terzo tempo più equilibrato, con maggiori fasi di
studio e un sinistro in gancio, in chiusura, che Versaci piazzava sul viso
dell’avversario. Fedele, coadiuvato all’angolo da Gerardo Falcinelli, chiedeva
al suo ragazzo ancora un maggiore uso del destro, e nel quarto round l’arbitro
Mosella, che giudava le oprazioni con autorità, faceva controllare al medico
della riunione Cupelli una ferita al viso di Lovaglio. Versaci lavorava con il
jab sinistro sulla ferita dell’avversario da cui usciva sangue copioso, che i
secondi di Lovaglio, tra cui l’espertissimo maestro Gatti, tentavano di
fermare. Nel quinto round Mosella era inflessibile ad affibbiare un punto di
penalità al calabrese per uso improprio del guantone, Versaci allora attaccava,
ma era Lovaglio a sorprenderlo con un destro che apriva una ferita anche per il
calabrese, controllato dal medico. La ripresa era da due punti per il
piemontese. Grande sinistro di Versaci nella sesta ripresa, in un tempo
equlibrato e in cui i due pugili iniziavano ad accusare fatica e pressione,
oltre che la preoccupazione delle reciproche ferite. Destro di Lovaglio
all’inizio della settima ripresa, ma Versaci non faceva una piega e riprendeva
una maggiore azione, con Lovaglio costretto all’uso del clinch. Un gran
sinistro di Versaci sul finire lo faceva preferire nella ripresa, ma il match
era ancora apertissimo. Versaci attaccava con maggiore convinzione anche nel
round successivo, e i suoi colpi andavano a segno in serie, e la ripresa era
chiaramente sua. Lovaglio accusava, ma era chiaro di come avesse già smentito
di essere un facile test, a vedere il suo curriculum di quattro vittorie e
quattro sconfitte. Nona ripresa equlibrata, si andava all’ultima con gli atleti
che avevano ancora molto da dare. Si scatenava Versaci, e Lovaglio andava in
difficoltà, poi recuperava e colpiva l’avversario, ma Versaci finiva meglio. Parola
ai cartellini per aggiudicare la cintura dei mediomassimi: Giammona 96-94,
Cardullo 95-94, Lamusta 95-94. Vinceva, in mezzo al tripudio del pubblico,
Francesco Versaci si laureava campione italiano.